Rivista bimestrale di cultura e costume Registrazione presso il Tribunale di Roma nr. 170/2012 dell'11/06/2012

La scrittura di Gabriella Fiori e Margherita Pieracci Harwell

di Francesca Girardi

Preziose tessitrici di parole

 

Spesso si dice che un libro ha il potere di far viaggiare il lettore, di trasportarlo a conoscere mondi e persone con cui può salutare per qualche momento la realtà trascorrendo del tempo in una dimensione parallela. Questa peculiarità è molto ricorrente, forse anche “troppo raccontata”, ma è proprio la sua essenza. Nelle pagine di Esther Basile si vive il piacere di varcare la soglia di un mondo che non è nuovo, tutt’altro. È un mondo che è stato e i cui valori, frutto di esistenze vissute, non vanno smarriti. Gabriella Fiori, Margherita Pieracci Harwell, Simone Weil, Cristina Campo e molte altre: sono le “Preziose tessitrici di parole”. L’autrice, attraverso la sua attitudine di studiosa e filosofa, magistralmente traduce l’esperienza in un possibile e profondo colpo d’occhio sull’universale. Tra domande e risposte di interviste profonde, personali ma capaci anche di raccontare altro, la lettura si spoglia dell’essere un piacevole momento di stacco e diviene una vera e propria condivisione. Esther riporta scambi di pensiero che svelano la bellezza della loro valenza universale; ci fa entrare in contatto con la scrittura di donne che, intrecciandosi nel racconto donano un pezzo di sé. Il titolo è chiaro, preciso, seppur delicato: “Preziose tessitrici di parole”. Gentile e forte, come lo sono i veritieri ritratti delle scrittrici le cui parole appaiono singolo decoro di un’arte del pensiero che invita alla riflessione, alla critica, all’analisi: “(…) il pensiero è un’avventura interiore che matura, che fa male o che trasporta, è una meditazione che si serve degli anni e dei giorni per prendere forma, per avanzare, per trovare le sue parole (…)”.