Rivista bimestrale di cultura e costume Registrazione presso il Tribunale di Roma nr. 170/2012 dell'11/06/2012

Concerto in memoria di un angelo

di Francesca Girardi

CONCERTO IN MEMORIA DI UN ANGELO
Di Eric-Emmanuel Schmitt
Edizione e\o

Recensione di Francesca Girardi

Incontrare i racconti di Emmanuel Schmitt è incontrare personaggi e mondi che dall’immaginario passano alla realtà. Personaggi e luoghi appartenenti alla penna dell’autore che si trovano coinvolti e attivi in situazioni che sono proprie della vita.
L’avvelenatrice è la protagonista del racconto che apre la raccolta dal titolo “Concerto in memoria di un angelo”. Un monito iniziale …Attenti, c’è l’avvelenatrice… catapulta subito in un’atmosfera di allarme e di pericolo che si accompagna a una dimensione di vita sociale in cui la persona verso cui pendono giudizi attira sguardi, curiosità e un pizzico di paura da parte di chi la incontra.
Schmitt cattura l’attenzione del lettore e diventa quasi ammaliante lo snodarsi della vita di Marie Maurestier che vacilla tra la scoperta della fede, una ricerca di redenzione, un riconcorrersi di vicende che alla fine la lasciano così, sul ciglio di una confessione dalla quale se ne vede bene di scappare, pur scoprendo un accenno di fede. Una vista che simboleggia quello che potrebbe essere lo stato d’animo di un criminale che incontra la persona disposta a riportarlo sulla retta via per poi abbandonarlo proprio negli istanti precedenti la confessione. In quel momento si scopre la fragilità umana, che appare forte se sostenuta, e debole se lasciata a sé stessa.
“Il ritorno” è invece la storia di Greg, marinaio in navigazione a cui viene comunicato che un lutto ha colpito la sua famiglia, in particolare viene informato della morta di una figlia. Ha inizio un turbinio di emozioni, riflessioni che possono appartenere a ogni padre che, dinnanzi a una notizia così precisa e al tempo stesso, confusa, perde la bussola delle emozioni. …Quale?… è la domanda che accompagna Greg, che ha 4 figlie, ma non ha alcun altro indizio per poter individuare la poverina. Un susseguirsi di immagini invadono la sua mente che viene presieduta principalmente dalle due figlie: Grace e Joan. La prima è la più fragile, dall’esplosiva voglia di vivere, la seconda è Joan, verso la quale Greg prova sì affetto, ma non ha molto feeling. Percepisce del dolore nel pensare a lei, tuttavia si rende conto che il dolore sarebbe stato leggermente più lieve rispetto a quello che avrebbe provato nel dare l’ultimo saluto a Grace. Un confronto-dialogo tra sé in quanto padre, in quanto genitore, in quanto marinaio. Un faccia a faccia con le sue debolezze che pian piano coinvolgono anche i sentimenti verso Betty e Kate, le altre due sue figlie. In aiuto all’uomo in tempesta con sé stesso, arriva la fede: un compagno di Greg gli regala la propria Bibbia. Dapprima l’abbandona in un angolo del letto, poi se la ritrova tra le mani e percepisce il richiamo mistico dell’immagine di Santa Rita. A lei Greg, sino a quel momento uomo senza fede, senza credenze, si aggrappa. Perché in un momento tanto difficile, in cui l’anima è disorientata e trafelata per il trauma e il dolore … il sorriso della Santa lo emozionò… E inizia una sua redenzione, un susseguirsi di nuove promesse di attenzione, di affetto, d’amore verso la sua famiglia. Un percorso fatto di sensi di colpa, di attimi mancati che lo portano a una nuova consapevolezza: non conoscere nel profondo nessuna delle sue quattro figlie e nemmeno sua moglie. Non solo. Comprende il vero senso dell’essere diventato marinaio, attraverso i ricordi tumultuosi della sua infanzia che tornano a galla. Ancora una volta si trova faccia a faccia con la sua esistenza. E la trama questa volta accompagna il lettore a una redenzione vera, a una scoperta di una religiosità fatta di sorrisi, di amore e famiglia. Un amore verso ciò che appartiene alla propria esistenza che, a volte, ha bisogno di smarrire un piccolo pezzo, per dare valore e rinforzare un sincero sentimento.
“Concerto in memoria di un angelo” è un susseguirsi di racconti attraverso cui si rimane in bilico tra riflessioni, debolezze, redenzioni, sentimenti che affaticano i personaggi, donando loro un barlume di fiducia e speranza.